I bilanci 2016 delle top 100 aziende Italiane
Il settore delle porte e serramenti in Italia è, rispetto altri settori, in crescita positiva ed i dati 2016 dei fatturati delle TOP 100 aziende con i primi indicatori per il 2017 esprimono una tendenza di buona affermazione.
L’origine di questi risultati è senza dubbio imputabile, come elemento primario, agli investimenti sulla riqualificazione energetica degli edifici, premiata con “bonus fiscali”, ma anche ad una maggior sensibilità verso i consumi energetici da parte della clientela per le proprie abitazioni.
Il settore, tuttavia, risulta molto polverizzato, in quanto solo una quarantina di aziende superano i 10 milioni di € di fatturato, cifra necessaria per poter finanziare le politiche di Brand, gli investimenti in ingegnerizzazione dei processi produttivi e, grazie a questi, di sviluppo sui mercati internazionali.
La dimensione critica delle nostre aziende ha permesso l’acquisizione di importanti quote del mercato italiano da parte dei colossi internazionali, che stanno crescendo in Italia in maniera significativa, sia nel settore degli infissi in PVC (il 50% dell’import) che nelle porte e finestre in materiali tradizionali, raggiungendo nel 2017 (dati CRESME) il valore di 226 milioni di €.
Sul piano dell’innovazione del prodotto, ai materiali tradizionali (legno, vetro, alluminio e PVC) si sono affiancate sia tecnologie collegate alla sicurezza ed all’anti-intrusione, sia una gamma di componenti costruttivi che nobilitano i manufatti ed arricchiscono le soluzioni con un’infinità di varianti: sono oggi realizzati accostamenti d’arredo di grande raffinatezza, soluzioni funzionali nel risparmio energetico, resistenza all’acqua ed agli agenti chimici, ad esempio nella pulizia di ambienti pubblici, insonorizzazione e di auto-estinguenza.
Non ultimo l’aspetto di smaltimento a fine vita di porte e serramenti, che vede anche questo settore attento al riuso, sia per fini energetici che di trasformazione.
Ma veniamo al sistema competitivo del settore porte e serramenti: sono state considerate le prime 100 aziende, che si caratterizzano con un giro d’affari nel 2016 superiore al milione di €: il loro fatturato complessivo raggiunge 1.170 milioni di €, con una sostanziosa crescita rispetto all’anno precedente.
Questi sono i valori complessivi delle 100 aziende italiane considerate nella nostra analisi:
La geo-localizzazione delle aziende evidenzia una loro concentrazione molto netta nel Nord Italia, soprattutto per le strutture più importanti e performanti in termini di fatturato: il Centro/Sud è presidiato da imprese di piccole dimensioni, che operano in territori di prossimità, prevalentemente di carattere artigianale.
Raramente possiedono una organizzazione commerciale, supportata adeguatamente dal Web, per poter sviluppare percorsi di crescita; gli investimenti in marketing e comunicazione di queste imprese superano raramente il 5% del giro d’affari.
Questa è la suddivisione territoriale delle nostre 100 aziende che hanno un fatturato 2016 superiore ad 1 milione di €.
La crescita significativa dei fatturati del 2016 è imputabile sicuramente alle politiche di detrazione fiscale promosse dal governo, ma anche a una maggior presenza delle imprese italiane di alta fascia all’export, trainate sia nel mercato “contract” delle soluzioni “Made in Italy” proposte dalle grandi società, sia dall’espansione delle reti commerciali dei nostri Brand, ad esempio della moda, sia, infine, dall’attuazione di politiche efficaci che promuovono i valori del brand.
Qui il design, l’innovazione delle soluzioni, il contributo significativo di studi di architettura di prestigio, l’ingegneria di prodotto e gli elementi costruttivi hanno dato ai sistemi “porte e serramenti” valori tangibili nell’estetica, nella funzionalità e nell’isolamento termico e climatizzazione.
Delle 100 aziende del nostro “panel”, la loro segmentazione per fatturato in questi anni è la seguente: vede la crescita delle aziende più piccole, come si evince dalla tabella:
Il profilo dell’azienda “media” nel settore del serramento presenta un fatturato pari a € 11.705.000, con una crescita rispetto al 2014 pari a 679.000 €, generando utili per 208.000 € per azienda, quindi dell’1,79%, valori a nostro avviso modesti.
La patrimonializzazione media è pari a 5.781.000 € e l’utile sul patrimonio è pari al 3,6%.
Per quanto riguarda la performance del 2016 rispetto all’anno precedente, 66 aziende incrementano il proprio fatturato e 34 lo diminuiscono; dichiarano utili 79 aziende ed una sola presenta un patrimonio negativo.
Concludendo, i dati 2016 delle aziende del settore serramenti e porte presentano una situazione positiva, di significativa crescita di fatturati, anche se con bassa redditività: questo fattore purtroppo penalizza quegli investimenti indispensabili in innovazione di prodotto ed in forza commerciale sempre più necessari per competere in mercati globalizzati.
E le massicce campagne pubblicitarie degli operatori dell’est Europa nel nostro mercato, evidenziano la gracilità strutturale ed il limitato peso dei Brand, ad eccezione dei leader italiani del design, che hanno assunto un peso importante con le loro strategie verso l’export.
Ecco l’elenco dei TOP 20 nel settore porte e serramenti, mentre l’elenco di tutte le aziende del nostro panel, con i dati di bilancio dal 2012 al 2016 sono scaricabili dal link >> 100 Aziende Porte e Serramenti monitorate <<.
INDAF di Udine, azienda specializzata negli arredi per la nautica, ha realizzato e brevettato una particolare tecnologia costruttiva, applicata nella realizzazione di pannelli per porte resistenti all’umidità ed agli agenti atmosferici e di grande robustezza e stabilità dimensionale.
Lo Studio Della Rossa collabora con INDAF nello sviluppo commerciale di questi prodotti innovativi, sia nell’outdoor che nelle applicazioni in ambienti a forte tasso di umidità.
>> Scarica il PDF dell'articolo "PORTE E SERRAMENTI: UN MERCATO IN CRESCITA" <<
Udine 26 giugno 2018
Claudio Della Rossa